Diversodachi? vuole contribuire a far conoscere le specificità di persone con diversità cognitiva con l'intento di stimolare una riflessione sul vero, o presunto, significato del sostantivo "diversità". Intende soprattutto testimoniare, mettere in luce e valorizzare la profondità e la creatività di molte persone diversamente normali che si esprimono con la scrittura, la danza, la pittura, la musica e il teatro. Questo, in particolare, attraverso gli scritti di Gianmaria Terrani, affetto dalla Sindrome di Down.
"E' mongoloide!" disse il medico che seguì il parto di Gianmaria. I Down sono fragili e rischiano di sviluppare alcune patologie che contribuiscono a diminuire le loro aspettative di vita. Gianmaria ha 50 anni è sano, forte, robusto e molto creativo. Giorno dopo giorno, ha documentato in modo creativo la sua quotidianità, i suoi sentimenti e le sue avventure in giro per il mondo. Ha tenuto 37 diari, scritto poesie, racconti, lettere e pensieri critici, inviato sue riflessioni a poeti, compositori, musicisti, artisti e fotografi che ha conosciuto frequentando la scena culturale della Svizzera italiana. Il suo tesoretto è stato accolto dall'Archivio di Stato del Canton Ticino, che nel 2020 ha creato l'Archivio Diversità cognitiva.
Un patrimonio che si traduce in stimoli e modelli che ci permetterebbero, se solo li accogliessimo, di vivere una vita più serena.
"Caro diario scusa/ se ti ho dimenticato / ma adesso è diventata notte / e io nella notte / non ci vedo più./ Fa niente, c'è solo una fata / che mi fa aprire gli occhi per vedere / e sono molto contento...."
Ho avuto l'occasione e il privilegio di leggere in pubblico dei testi di Gianmaria Terrani. Ricordo perfettamente la sensazione avvertita non appena posato lo sguardo su quelle righe, inviatemi dal Papà Graziano. Una sensazione che si è cristallizzata dopo aver conosciuto personalmente Gianmaria: una trasfusione di bellezza, purezza, leggerezza e profondità. Gioia. Una sensazione e una domanda, anzi due. Diverso? Diversodachi?
Di e con
Emanuele Santoro.
Da testi e testimonianze di
Gianmaria e Graziano Terrani.
Musiche dal vivo
Claudia Klinzing.
Assistente alla regia
Antonella Barrera
Durata ca. 75 min.